13 dicembre 2004 - 12:24

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Arlinda Sharra

Credevi che le olimpiadi fossero finite? Niente di più sbagliato! Siamo a novembre e ancora c’è De Coubertin nell’aria. Anche quest’anno infatti si è svolta la minigara olimpica di corsa per gli studenti del “Galileo Galilei”: la Straliceo. Si tratta di una corsa campestre su due percorsi: uno da 3,5 km; l’altro da 5 km per i più bravi e i più resistenti.

Tutto è cominciato in una mattina di sole. I ragazzi che hanno partecipato all’edizione 2004, vuoi per il fascino della gara, vuoi perchè è più bello stare all’aria aperta piuttosto che dentro le mura della scuola, erano in molti: 345 studenti del biennio; 231 del triennio. Cosa non fa lo sport! Muove 676 studenti su un totale di 848: in tanti hanno aderito all’iniziativa! Giusto il tempo per un breve riscaldamento e alle 11.00, tutti in fila per la corsa.

I ragazzi ce l’hanno messa tutta per occupare i primi posti della classifica. Dato curioso: c’erano più atlete che atleti. Come da tradizione, l’evento si è svolto nelle strade di campagna nella zona nord di Caravaggio, tra viuzze sterrate, fango e galline... Fin qui niente di particolare rispetto agli anni scorsi, se non per una simpatica novità: anche i professori hanno accettato di correre insieme agli studenti.

In verità in pochi si sono messi alla prova, ma è stato divertente gareggiare fianco a fianco di persone che credevamo essere degli dèi immortali. Gli “abitanti” dell’Olimpo sono scesi tra le umili cascine di Caravaggio per sporcarsi di fango insieme a noi, comuni mortali... I professori più veloci sono stati Diego Carminati (5 km in 25 minuti) e Monica Arrigoni (5 km in 29 minuti). Sugli altri, stendiamo un pietoso velo.

I tempi migliori raggiunti dai ragazzi sono stati quelli di Alberto D’Occhio (3,5 km in 12 minuti), di Federica Fumagalli (3,5 km in 15 minuti), di Claudio Gusmini (5 km in 16 minuti) e di Anna Tornaghi (5 km in 23 minuti). Alla fine della gara ci sono state tante risate e tanto divertimento, stanchezza a parte.

Un’ultima cosa: peccato che l’oro olimpico non ci fosse. Certo non siamo ad Atene, però un piccolo premio...

(articolo pubblicato su "Il Galileo" di novembre 2004 - "Popolo Cattolico" del 20 novembre 2004)

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