30 ottobre 2015 - 21:42

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di Andrés Testa Herranz

È tutto pronto. La manifestazione che ha ispirato la maratona di New York sta per avere inizio. L'evento dell'autunno che tutti gli studenti della bassa bergamasca aspettano è arrivato.

Dopo questa (poco) credibile premessa è ovvio risulti inutile chiedersi il perché meriti la partecipazione o anche solo il venirla a vedere. Ma, signore e signori, vogliamo rovinarci; vogliamo comunque ricordarvi perché la campestre del Liceo Galileo Galilei di Caravaggio valga veramente la pena.

Perché purtroppo non sono mai abbastanza le manifestazioni sportive che coinvolgono così tante persone.

Perché è salutare fare un po' di esercizio mattutino in un fresco (gelato) mattino di Novembre.

Per le mele. Le innumerevoli mele.

Per i professori che, provati dallo sforzo fisico, saranno più propensi a trasformare quel brutto numero in un 6.

E soprattutto, per il tè degli alpini: un tè che non avete mai bevuto in vita vostra.

Mi sembra di aver enunciato sufficienti (anche troppi) motivi per venire a vedere/partecipare alla più famigerata e combattuta gara sportiva del bergamasco; quindi, mi raccomando, correte numerosi.

 

(Nella foto: gruppo di liceali durante un duro allenamento in preparazione della campestre)

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