Pubblicato più di un anno fa

Sviluppare un videogioco ricordando l’affermazione di Pitagora «Tutto è numero». È il tema su cui si sono cimentati gli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato, il 14 gennaio a Bergamo, a "Game@School", le prime olimpiadi nazionali del videogioco nella didattica, organizzate dal Centro Studi ImparaDigitale, in collaborazione con il Comune di Bergamo.
Quattro squadre formate da studenti del Liceo Galilei sono state ammesse e ciascuna ha progettato e presentato, al termine della giornata, il proprio videogioco a scopo didattico.
Le squadre erano così composte:
Gli Alighieri (3a E)
Marco Morabito
Gabriele Carnevali
Carmelo Parrinelli
Francesco Menin
Void Main
Davide Bassani (4a M)
Davide Consonni (5a M)
Andreja Marinkovic (5a M)
Ragnar (4a M)
Mirco Baccalà
Marco Pizzetti
Christian Rossoni
Gabriele Vergani
Isomerie Ottiche (5a M)
Nicolò Deori
Jacopo Di Prima
Jacopo Motta
Francesco Verzeroli
Una di queste squadre, i Void Main, ha pensato a un gioco di esplorazione con grafica 3D per cui, avvicinandosi a un oggetto o a un elemento del paesaggio, appaiono le formule matematiche che lo descrivono.
I Ragnar hanno descritto in questo modo il loro videogioco, che si chiama "Num3ri in g1oc0":
"Cosa potremmo creare se riuscissimo a muovere i numeri come i fili di una marionetta?" Partendo da questo quesito abbiamo deciso partire per la progettazione del nostro gioco; la storia è semplice, un esploratore ripercorre i passi del grande filosofo basandosi sui suoi insegnamenti, dentro il tempio si troverà ad affrontare degli enigmi risolvibili solo modificando le relazioni tra le geometrie del tempio e le loro misure.
I numeri regolano tutto il tempio, stanze, muri e colonne sono regolate dalla geometrie ed il giocatore deve padroneggiare queste relazioni per poter passare e raggiungere la stanza finale in cui concluderà la sua ricerca del grande maestro.
Il gioco ha una visuale aerea in 2D ed è incentrato non solo sul semplice calcolo ma anche sulle idee filosofiche di Pitagora che vedeva la realtà completamente misurabile dai numeri e riconducibile alle leggi della geometria. Il nostro protagonista esplora l'ambiente e, attraverso l'interazione con gli oggetti, scopre il valore delle regole geometriche e della loro applicazione nella realtà. Lo scopo consiste nel trovare Pitagora stesso attraverso la risoluzione di quesiti matematici (ripercorrendo il suo cammino) articolati in tre livelli diversi più un livello finale dove il giocatore deve unire tutto quanto imparato, e sperimentato, nei livelli precedenti. L’idea portante che costituisce l’ossatura del prodotto consiste nel fatto che, all’interno dei livelli stessi, il fruitore, ha la possibilità di modificare direttamente la struttura stessa del livello; questa aggiunta permette di far interagire meglio il player con l’ambiente, facendogli toccare con mano di come la matematica regoli completamente l’ambiente che ci circonda. Oltre alle parti giocabili il progetto include anche un menù introduttivo accompagnato da una soundtrack dedicata, interamente composta durante lo svolgimento del progetto stesso, una seconda soundtrack viene inserita nel gioco stesso in modo da rendere l’esperienza piacevole e migliorare la concentrazione del giocatore. Il titolo è stato scelto in quanto il giocatore non imparerà solo nozioni matematiche ma viene anche introdotto ad una filosofia di vita che insegna a vedere il mondo come un insieme di numeri rigidamente regolato da leggi matematiche, permettendo al fruitore del videogioco non solo di crescere in ambito matematico ma anche nella sua persona e nel suo io interiore.
Mentre gli studenti progettavano e realizzavano i loro videogiochi, nei locali della scuola primaria Locatelli, che ha ospitato l'evento, si è svolto anche un ciclo di conferenze di aggiornamento per insegnanti, genitori, educatori, durante il quale docenti universitari ed esperti hanno parlato del rapporto tra giochi, società e didattica.
La premiazione avverrà a maggio, durante la seconda edizione degli Stati generali della scuola digitale.
A questo link si trova l'articolo che l'edizione di Bergamo del "Corriere della Sera" ha dedicato all'evento, qui invece la pagina facebook del Centro studi "Impara digitale", che raccoglie altro materiale e una rassegna stampa.